Guida fisco
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COSA, QUANTO, QUANDO, CHI
In sede di conversione in legge (90/2013) del Decreto legge 63/2013 è stata introdotta la detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute (dal 6 giugno al 31 dicembre 2013) nell’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici: il massimo di spesa agevolabile è di 10.000 euro, per cui si avrà una detrazione di IRPEF del 50% suddiviso in 10 anni, cioè, un massimo di 500 euro all’anno.
Altra condizione obbligata: il contribuente deve avere in corso un intervento di ristrutturazione, manutenzione o di risparmio energetico sull’abitazione e per il quali si intende, analogamente, beneficiare dell’agevolazione fiscale del 50-
Ovviamente l’acquisto deve riguardare l’immobile oggetto di ristrutturazione.
Il limite di spesa (10.000 euro) è relativo ad ogni unità abitativa, indipendentemente dal numero dei proprietari/beneficiari dell’agevolazione.
I MOBILI
E’ compreso ogni oggetto e arredo. Scanso equivoci ed inutili distinguo, riportiamo la sentenza 19283/2009 della Cassazione: l’espressione “mobili”, riferita ai beni che corredano un’abitazione, non autorizza di per sé ad escludere parte di essi, qualunque ne sia il valore, essendo comprensiva, anche nel lessico comune, di quadri, oggetti e arredi in genere.
GLI ELETTRODOMESTICI breve guida fiscale
La detrazione vale esclusivamente per i grandi elettrodomestici, quali, ad esempio: lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, frigoriferi, forni, piani cottura, televisioni, lampade in genere, purché la classe energetica non sia inferiore a A+ (A per i forni).
ADEMPIMENTI PER I PAGAMENTI
E’ obbligatorio che il pagamento avvenga tra il 6 giugno ed il 31 dicembre 2013 esclusivamente con bonifico bancario o postale, chiedendo allo sportello lo stesso modulo utilizzato per i pagamenti delle ristrutturazioni edili, avendo cura di indicare:
la causale “acquisto di mobili e/o elettrodomestici in sede di intervento di ristrutturazione”, aggiungendo anche il numero e la data della fattura;
il codice fiscale del beneficiario della detrazione, che necessariamente coinciderà con l’intestatario della fattura e titolare del conto corrente su cui verrà addebitato l’importo;
la partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario del bonifico, cioè del fornitore.